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Salvare il nostro patrimonio è possibile: la tecnologia al servizio dei beni culturali

C’è stato un tempo in cui non avremmo mai immaginato di riuscire a illustrare la storia e il nostro passato ai posteri. Un tempo in cui, addirittura, il solo pensiero della tutela e della preservazione dei beni culturali del nostro mondo era un concetto pressoché inesistente.

Oggi (e per fortuna aggiungo) abbiamo la possibilità di godere a pieno della nostra memoria storica, riviverne per giunta (se vogliamo) gli attimi, senza perdere davvero alcun passaggio.

Come ci siamo arrivati? Beh, è inutile negarlo, il braccio destro della voglia umana di raccontarsi e tramandarsi è (ed è stata) la tecnologia.

Mettere la tecnologia al servizio dei beni culturali, probabilmente una delle azioni più brillanti mai compiuta dal genere umano.

L’abbiamo presa, compresa ed evoluta, fino ad orientarla (come per molte altre discipline) verso la riscoperta e la preservazione di quello che era un sapere in via d’estinzione, pronto a perdersi da un momento all’altro.

L’accoppiata vincente

Salvare il patrimonio culturale, renderlo accessibile all’universo e preservarlo. Ecco quello che possiamo fare con gli strumenti fornitici dal binomio scienza e arte.

Il digital poi, con gli attuali progressi, potrebbe rivelarsi a tutti gli effetti la chiave di volta per salvare il patrimonio culturale.

Non a caso le AI hanno (e stanno) dimostrando di essere atte a scopi che vanno ben oltre la facilitazione del lavoro, ponendoci davanti ad uno scenario ricco di opportunità:

  • • Software di traduzione per la comprensione di linguaggi antichi.
    • Percorsi immersivi nell’arte che rendono una vera e propria experience anche solo visitare un museo o le strade di una città.
    • App che ti guidano alla scoperta della storia di monumenti e luoghi con relativa spiegazione tradotta nella propria lingua di riferimento.
    • Tecnologie di telerilevamento come radar, magnetometri e telecamere lidar, che agevolano la scoperta di monumenti e manufatti storici invisibili all’occhio perché celati nelle viscere della terra.

In poche parole, Intelligenza Artificiale, e quindi pura tecnologia, al servizio dei beni culturali.

Un modo per godere ancora a pieno della storia e preservare il sapere c’è

In questi anni un po’ difficili per il nostro patrimonio culturale e in generale per la nostra storia (non ultimo il caso dell’incendio che ha letteralmente devastato la Cattedrale di Notre-Dame), dobbiamo essere consapevoli del potenziale messo a nostra disposizione per preservare il sapere e il vissuto storico che ha modellato la nostra società rendendola quello che è oggi.

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