I colori non sono più solo un’estensione cromatica, ma pezzi di gusti reali, parte di un progetto di design di cui ormai il food non può fare a meno.
L’origine dei prodotti è importante, la qualità delle materie prime conta, ma l’aspetto racconta.
I colori, dunque, mostrano non solo il loro appeal ma soprattutto il sapore intrinseco degli alimenti.
Del resto gli utenti, sempre più abituati alle interfacce grafiche digitali, non si accontentano più di un prodotto solo buono.
Per questo si prediligono variazioni cromatiche impattanti, al fine di rendere più fluido il passaggio del gusto dall’occhio al palato.
Si delineano vere e proprie “user interface”, con caratteristiche molto simili a quelle digitali, capaci di incollare per ore gli utenti ai loro dispositivi mobile: design innovativo e intrigante, ma al tempo stesso semplice e comprensibile per chiunque.
Il segreto è proporre un progetto di food design “smart” e “friendly”: colori accesi, linee pulite e angoli arrotondati.
Estetica e decorazioni diventano quindi maniacali, non solo per conquistare il pubblico, ma soprattutto perché rappresentano una forma di comunicazione, un mezzo per veicolare informazioni relative al contenuto di un alimento.
L’obiettivo finale è creare una veste onesta e trasparente ed azzerrare la differenza tra ciò che un prodotto sembra essere e ciò che realmente è.
Non è un caso che i feed news di Facebook, Instagram e Pinterest sono letteralmente invasi da foto in tema food. Professionali, o meno, diventano immediatamente virali.
Una tempesta di scatti con colori e gusti che, seppur digitali, fanno venire immediatamente l’acquolina.
Piatti e prodotti vengono rigorosamente immortalati dall’alto, tecnicamente si parla di flat lay photo.
Ma quali sono i segreti per una fotografia degna di un food blogger?
Ecco 4 piccoli suggerimenti:
• Meglio la luce naturale, al fine di restituire il reale aspetto del prodotto
• Evita il flash, altera troppo i colori
• Usa un treppiede, otterrai una messa a fuoco impeccabile
• Chiudi l’inquadratura, per evitare campi visivi aperti e non definiti. Tagliare il soggetto fotografato ha il suo fascino.