Tutto cambia, soprattutto la nostra percezione delle cose e degli ambienti.
Gli stimoli che riceviamo sono tanti e la luce è uno di quelli più importanti. Proprio attraverso quest’ultima, infatti, prendiamo visione degli oggetti, mettiamo a fuoco gli spazi e definiamo l’atmosfera che ci circonda.
Il ruolo della luce diventa così, fondamentale, anche per il nostro benessere psico-fisico.
Elemento che accompagna sempre la luce, soprattutto nella progettazione, è l’ombra. La loro simbiosi diventa imprescindibile se si vogliono armonizzare gli ambienti e restituire all’occhio umano l’evidenza degli spazi e la connotazione introspettiva.
Ma c’è di più…
Capire come e dove posizionare intensità e potenza di luce e ombra, però, non è il solo principio cardine di cui tener conto. Quello che oggi sta ispirando i progettisti per l’armonizzazione degli ambienti è anche il principio dello Human Centric Lighting.
La luce elaborata per mettere al centro l’uomo e che pone le sue condizioni di benessere e comfort al centro del progetto.
È qui che la costruzione degli spazi instaura un legame con la scienza e, a piccoli passi, inizia a tener conto dell’impatto che la luce ha sulla nostra vita.
È così che la luce acquisisce vera efficienza producendo, in primis, un effetto benefico sulla persona che viene messa al centro del progetto.
L’uso delle sorgenti luminose, a esclusivo impiego funzionale, non è più contemplabile.
La prospettiva diversa dello Human Centric Lighting, oggi, diventa la chiave per umanizzare gli ambienti, tanto da portare i progettisti a sviluppare un nuovo mood per l’uso dei corpi illuminati. Il loro posizionamento, la loro potenza, la loro versatilità e la loro fruibilità fanno sì che lo spazio riesca a trasmettere sensazioni positive di comfort e benessere.
Il trend dello Human Centric Lighting ha rivoluzionato la percezione di fruitori e progettisti. La luce del futuro, quindi? Sì, metterà al centro l’uomo!